La Casa Juan Pablo II ( CJPII), nasce nel 2008, da una collaborazione con la Diocesi di Tegucigalpa, con l’idea di riproporre il metodo educativo di Exodus e di Educatori Senza Frontiere.
Il Distretto di El Paraiso, dove è ubicata la struttura, è un territorio di confine, a forte rischio di marginalità sociale, soprattutto per i giovani. Si trova su un asse di transito delle sostanze stupefacenti, prima fra tutte la cocaina, tra il Sud America e gli Stati Uniti. In questo tipo di contesto la violenza è una consuetudine, mentre gli atteggiamenti costruttivi una rarità.
CJPII è una comunità educativa che accoglie giovani honduregni, dai 15 ai 35 anni, con problemi di disagio sociale dovuto all’uso e abuso di sostanze stupefacenti e alcool. La comunità è attiva da 8 anni, ed ha accolto più di 500 giovani, adottando strategie educative atte alla riscoperta della persona, al vivere secondo i valori della vita, all’aumento dell’autostima, e al reinserimento sociale
Si tratta di una comunità residenziale con attività educative volte non solamente alla residenzialità ma all’itineranza del giovane che si proietta nel cammino educativo come se fosse una vera e propria avventura.
Il metodo utilizzato è quello della Fondazione Exodus: le quattro ruote:
- Lo sport e il cammino: il primo per aiutare i ragazzi a stare insieme, imparare le regole del “gioco” e faticare per raggiungere i risultati; il secondo come metafora del viaggio dentro e fuori di sé alla riscoperta della propria identità finalizzata alla ricostruzione di un equilibrio personale;
- La musica, il teatro e le arti in generale: per sviluppare la creatività, per creare gruppo per apprendere tecniche nuove e individuare percorsi di crescita e di messa in discussione;
- Il lavoro: la cura della casa, la coltivazione della terra per la vendita di prodotti per conto terzi il cui ricavato è utile all’autosostentamento della vita di comunità, per darle valore al fine di comprendere cosa significa appartenere ad un luogo;
- la Parola: raccontarsi attraverso la Parola Autentica, per far cadere le maschere e cambiare insieme.
Accanto a questi ambiti educativi che determinano il percorso del singolo, ci anche l’attività di sensbilizzazione, formazione e il volontariato
- la prevenzione e la formazione sul territorio attraverso attività che coinvolgono i giovani;
- il volontariato internazionale che vede ogni anno gruppi di volontari che partono dall’Italia e organizzano attività di formazione e animazione sociale con i ragazzi della comunità coinvolgendo i giovani e le scuole.
Una delle attività maggiormente valorizzata all’interno del progetto educativo è il lavoro.
Per questo motivo si vuole dar vita al progetto SEMILLA NEGRA, un’impresa agricola dentro la CJPII, che ha la fortuna di essere circondata da un appezzamento di terra molto fertile, darà la possibilità ai suoi residenti di avvalersi del lavoro come strumento pedagogico.
Fulcro dell’impresa agricola sarà il vivaio della pianta del caffè, fonte di reddito di quasi tutta la popolazione del comune di El Paraiso.
La creazione di tale azienda agricola non ha come unico fine quello dell’educazione al lavoro, ma anche quello di offrire la possibilità di avviare attività generatrici di reddito.
Nove borse lavoro saranno messe a disposizione di altrettanti ragazzi che si trovano nella fase di reinserimento, che hanno cioè terminato il loro percorso riabilitativo e che si accingono a ritornare ad essere parte attiva della società. Così facendo, oltre ad assicurare l’andamento produttivo dell’impresa, i nove giovani avranno l’opportunità di sperimentarsi nel mondo del lavoro e di cominciare a gettare le basi per il loro futuro.
Di grande valore sarà la collaborazione con partner locali sulla preparazione, semina, e cura della pianta del caffè, formazione gratuita per tutti i ragazzi della casa.