PORRAJMOS - DIKH HE NA BISTER – Guarda e non dimenticare
2 agosto 1944 – 2 agosto 2017 - Giorno della Memoria del Genocidio dei Rom
Nel maggio 1944, i nazisti pianificarono la "soluzione finale" per gli zingari internati ad Auschwitz. La data iniziale per la liquidazione del "campo zingaro" era prevista per il 16 maggio. Ma al loro arrivo gli uomini delle SS si trovarono davanti uomini, donne e bambini rom e sinti, armati di nient'altro che bastoni, utensili e pietre: una vera e propria resistenza che li costrinse a ritirarsi e a dare al gruppo di prigionieri ancora qualche mese di vita.
Pochi mesi dopo, la sera del 2 agosto 1944, su ordine del leader delle SS Heinrich Himmler, 2.897 tra uomini, donne e bambini di etnia rom e sinta vennero portati nella camera a gas e sterminati. I loro corpi furono bruciati nei pozzi accanto al forno crematorio. Dopo la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz il 27 gennaio del 1945, solo 4 rom e sinti furono ritrovati vivi.
Tutti abbiamo sentito parlare della “Shoah”, [la “tempesta devastante” della Bibbia] la parola ebraica con cui si ricorda l’Olocausto di sei milioni di Ebrei vittime del nazismo.
Ma pochi invece conoscono il termine “Porrajmos”, che nella lingua dei Rom, significa divoramento-distruzione.
Questa parola indica il Genocidio dei Rom e Sinti nei campi di sterminio nazisti, ad Auschwitz, Jasenovac, Dachau, Treblinka, Buchenwald, ma anche direttamente nelle loro case, nelle loro carovane, nei loro villaggi. Di questo Genocidio se ne parla poco e pochi sono i riconoscimenti ufficiali:
Solo nel 1982 la Germania Occidentale ha riconosciuto che durante il Nazismo c’era stato un genocidio dei Rom,
Solo nel 2007 il Presidente della Romania ha chiesto scusa al popolo Rom per il ruolo che la sua nazione aveva avuto nella persecuzione nazista
Solo nel 2011 il Parlamento della Polonia ha riconosciuto il 2 Agosto come giorno ufficiale della commemorazione dello sterminio dei Rom, il “Porrajmos”.
Solo nel 2015 il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione per riconoscere il 2 agosto come Giornata Europea dedicata alla commemorazione delle vittime del Genocidio dei Rom e Sinti.
Il Genocidio dei Rom avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale conta più di 500 mila vittime (meta della popolazione romani dell’epoca venne sterminata).
Sono orrori che non si possono e non si devono dimenticare.
La comunità rom e sinta è ancora oggi fortemente discriminata.
Nel momento in cui, ormai a 73 anni di distanza dalla fine del nazi-fascismo, gli ultimi testimoni oculari di questo periodo scompaiono, è necessario investire sull’educazione delle giovani generazioni al ricordo e alla memoria, per preservare la memoria storica europea.
Noi di Romà Onlus ci impegnamo fin dal 2010 nel promuovere percorsi di educazione alla memoria dedicati in particolare ai giovani realizzando workshop e momenti di confronto con gli ultimi testimoni in vita dell’Olocausto/Porrajmosper, Il nostro obiettivo è quello di rafforzare la consapevolezza sulle oltre 500mila vittime rom e sinte del Genocidio, avvenuto durante la Seconda Guerra mondiale e combattere la discriminazione che caratterizza l’attuale situazione della comunità rom e sinta in Europa.
Ogni anno intorno al 2 agosto, con la collaborazione dei nostri partner della rete Ternype riuniamo giovani europei e non di diversa provenienza per il Roma Holocaust Memorial Day. Nel 2014 abbiamo portato circa 1000 giovani rom e non rom da tutta l'Europa per il 2 agosto 2014, 70° anniversario della Giornata della Memoria del Genocidio Rom.
Anche quest’anno noi di Romà Onlus siamo impegnati nella realizzazione di un’iniziativa che si svolgerà ad Auschwitz e a Cracovia dal 29 luglio al 4 agosto, il Roma Holocaust Memorial Day 2017.
Dall’Italia parteciperanno 10 giovani rom e non rom che, dopo essere stati preparati in Italia all’impatto emotivo della visita ai campi di sterminio, parteciperanno alla Commemorazione ufficiale del 2 agosto ad Auschwitz e ad una serie di workshop educativi a Cracovia, perché diventino cittadini attivi, attraverso percorsi di presa di coscienza e di mobilitazione; e avranno occasione di partecipare a incontri con gli ultimi testimoni oculari dell’Olocausto/Porrajmos.
Sostieni anche tu il progetto
Investi anche tu nell’educazione alla memoria delle nuove generazioni!
“Memory is what shapes us. Memory is what teaches us. We must understand that’s where our redemption is.”
“It is not enough to curse the darkness of the past. Above all, we have to illuminate the future.” Estelle Laughlin