Il progetto Ali Di Vela nasce nel 2012 grazie alla collaborazione tra l'AUCC ed il Centro Velico Caprera e si fonda sull'idea di utilizzare un corso di vela per fini terapeutico riabilitativi per i pazienti oncologici.
Il mondo della vela e quello dell’oncologia, apparentemente così distanti, sono in realtà molto affini. I presupposti alla base del progetto sono dati dal fatto che in barca a vela bisogna adattarsi agli eventi che non dipendono dalla nostra volontà senza per questo subirne la frustrazione e ciò, trasposto nella malattia significa sviluppare le capacità di adattamento e la resilienza.
Nella vela si è equipaggio e non passeggeri e pertanto si sperimenta, in modo profondo, la condivisione che riduce il senso di isolamento e di diversità che spesso accompagna la malattia oncologica, inoltre tutto questo consente di ritornare ad essere protagonisti attivi, riprendere il timone della propria esistenza.
La possibilità di essere un equipaggio consente inoltre di accettare i limiti fisici che la malattia e le terapie conseguenti determinano, di viverli con più naturalezza proprio perché si lavora tutti insieme per lo stesso obiettivo.
Imparare a muoversi in un elemento nuovo come l’acqua simbolicamente significa, per i pazienti, che vivere in un altro modo è possibile e quindi non focalizzare l'attenzione su ciò che la malattia ci toglie, ma trovare nuove strategie di vita.
Il progetto consiste nell'offrire ai pazienti la possibilità di partecipare ad un corso di vela di una settimana presso il centro velico di Caprera e contemporaneamente usufruire di un percorso psicoterapeutico, in loco e condotto da due psico-oncologi, atto a rielaborare i vissuti di malattia, a ridarle un significato e a far in modo che diventi il trampolino di lancio per un percorso interiore che consenta di scoprire le proprie potenzialità, di ricostruire la propria esistenza, di riabilitare il proprio corpo e la propria mente così da migliorare la qualità della vita.